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Seconda A
Mazzini

Gli scienziati dicono che la Terra sta diventando sempre più calda: è come se avesse un bel febbrone! Proprio come accade a noi bambini quando ci ammaliamo:la temperatura corporea sale e la fronte è calda! Ci siamo chiesti perché e abbiamo fatto delle ricerche.... il febbrone della Terra viene definito “effetto serra”. Abbiamo subito cercato di capire che cosa è una serra... è un luogo, una specie di casetta fatta di plastica o vetro dove la temperatura è calda e c'è sempre la stessa umidità. In questi ambienti è possibile far crescere delle piante tipicamente primaverili, per esempio, anche d'inverno. Questo accade perché il vetro o la plastica lasciano passare i raggi del sole e trattengono il suo calore. La stessa cosa sta accadendo nel cielo; solo che , invece del vetro a intrappolare il calore del Sole sono i gas. Questi gas sono il risultato della combustione di carbone, petrolio. Uno di essi è l'anidride carbonica che funziona come i vetri di una serra, impedisce al calore del Sole di disperdersi nello spazio. Questi gas in una giusta quantità mantengono la terra piacevolmente calda, ma in quantità eccessiva provocano l'aumento della temperatura terrestre. Un clima più caldo, potrebbe sembrare fantastico: si potrebbero mettere via scarponi, giacche a vento e passare più tempo all'aperto. In realtà un clima più caldo solo di pochi gradi potrebbe:

  • far sciogliere il ghiaccio delle calotte polari innalzando il livello degli oceani e causando la sommersione di molte zone e città costiere; trasformare terre adatte alla coltivazione in deserti;
  • sterminare alcune specie animali;
  • causare siccità in alcune zone e piogge eccessive in altre;
  • cancellare le foreste di alcune aree con la relativa flora e e fauna.

Abbiamo approfondito il significato del termine “desertificazione"

Il termine contiene “deserto”.
Subito ci vengono in mente l'Africa e i grandi territori coperti da sabbia, ma il fenomeno riguarda anche il nostro paese e consiste nella perdita di terreno fertile in grado di far crescere le piante. Può accadere, infatti, che soprattutto sui versanti inclinati delle montagne, il suolo che normalmente è trattenuto dalle radici della vegetazione, possa rimanere scoperto a causa dell'aumento della temperatura che uccide flora e fauna, oppure a causa di un forte disboscamento o di un incendio.
Il terreno tenderà quindi a franare e a scivolare via con le piogge, le rocce rimarranno nude e le piante avranno difficoltà a crescere di nuovo.
Per ricostruire questa specie di deserto, uno strato di terra fertile spesso solo 2,5 cm, sarà necessario un processo molto lungo, che può durare dai 100 ai 2500 anni!


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