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Seconda A
Mazzini
Oggi gli agricoltori per migliorare i loro raccolti usano i pesticidi....

Essi combattono gli insetti dannosi alle coltivazioni(INSETTICIDI) e le erbe infestanti (DISERBANTI): sono dei veleni!
Grazie all'uso di questi prodotti i raccolti sono più abbondanti, i frutti sono più belli e grossi, il lavoro nei campi è meno faticoso. Purtroppo però questi prodotti non avvelenano solo gli insetti o le erbe infestanti, ma tutto quello che toccano, dai frutti al terreno, dalle erbe agli animali che le mangiano.
Una volta si diceva che levando la buccia dalla frutta si riusciva ad eliminare ogni traccia di pesticidi. Non è così perché il suolo alla prima pioggia si gonfia di veleni, lavati via da foglie e frutti; questi, poi, vengono assorbiti dalle radici e arrivano fino alla polpa dei frutti, rendendo inutile l'eliminazione della buccia.
Questi veleni attraverso la pioggia penetrano nel terreno inquinando non solo il suolo ma anche le falde acquifere e arrivano nei corsi d'acqua e nei mari.
Il suolo avvelenato, avvelena anche le acque delle falde che vengono utilizzate per irrigare i campi e il veleno si aggiunge. Così si rischia l'estinzione di molte specie di animali.

Cosa fare allora?

Diciamo NO ai concimi chimici che inquinano suolo e acqua
Diciamo SI all'utilizzo di concimi naturali e alla rotazione agraria.
I concimi naturali sono per esempio gli escrementi degli animali oppure il Compost che si ottiene riciclando i rifiuti organici come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata. Macro e microrganismi particolari poi si attivano ed in presenza di ossigeno trasformano tutte queste sostanze in un ottimo concime naturale.

Letame di cavallo
Letame Bovino
Letame di bovino
Letame Cavallo
Compost
Letame Cavallo
La rotazione Agricola

La Rotazione Agraria consiste nel seminare un terreno facendo ruotare le colture ogni tre anni; se per esempio il primo anno abbiamo piantato i cereali, il secondo anno in quel terreno dobbiamo piantare i legumi perché essi arricchiscono il terreno di azoto, una sostanza che invece i cereali l'anno prima hanno sfruttato tanto impoverendone il terreno. Il terzo anno invece si lascia il terreno a riposo (maggese).

La lotta biologica

Diciamo No all'utilizzo di fertilizzanti e di pesticidi, Si all'utilizzo di tecniche di lotta biologica ai parassiti che prevedono l'uso di insetti.

Un esempio

Gli agrumeti vengono attaccati da un insetto parassita chiamato Cocciniglia cotonosa. Per eliminarlo in Australia hanno introdotto un altro insetto la Rodolia che si nutre della Cocciniglia e così hanno salvato gli agrumi.

Cocciniglia cotonosa
Disegno coccinella cotonosa
Coccinella
Rodolia cardinalis

A caccia di informazioni su Fulco Pratesi

Fulco Pratesi è nato a Roma il 6 settembre 1934.
Ambientalista, giornalista, illustratore e politico italiano, è stato il fondatore del WWF Italia, di cui è ora presidente onorario.
Si è laureato in architettura nel 1960, dopo essersi reso conto dei danni all'ambiente che molti colleghi architetti facevano, abbandona la professione attiva di architetto per dedicarsi alla protezione della natura e al giornalismo, entrando nel movimento ecologista.
Pratesi inoltre noto come illustratore e pittore acquerellista; i suoi soggetti sono per lo più animali e piante e ambienti naturali.
Come ha spesso detto, e come scrive sul sito del WWF, prima di "convertirsi" all'ambientalismo fu anche un cacciatore:
« ...Tanti anni fa io ero un cacciatore. Un giorno, mentre mi trovavo a caccia di orsi nei boschi della Turchia, ho assistito ad una scena che mi ha cambiato la vita: un'orsa con i suoi tre cuccioli, a pochi metri da me. In una manciata di secondi ho capito che stavo facendo una follia. Sono tornato in Italia, ho venduto i fucili e, con un gruppo di amici appassionati di natura, ho fondato il WWF. In me era nato un sogno: proteggere gli animali, gli ambienti, fare qualcosa per costruire un mondo di armonia tra uomo e natura... »
(Tratto da wwf.wwf.it)


Nel 1966 fonda l'"Associazione Italiana per il World Wildlife Fund" (vecchio acronimo del WWF), oggi nota come WWF ITALIA sezione del WWF (World Wide Fund for Nature) internazionale, ne diventa vicepresidente nel 1970 e poi presidente dal 1979 al 1992 e dal 1998 al 2007.
Dal 1975 al 1980 anche presidente della LPU (Lega Italiana Protezione Uccelli).
Come giornalista è specializzato in argomenti ecologici e naturalistici, collabora da molti anni con Il Corriere della Sera, l'Espresso e numerose riviste del settore.
Dirige la storica rivista del WWF Italia, Panda, nata come bollettino dell'Associazione (1966) e oggi testata giornalistica
Ha diretto per molti anni la rivista per ragazzi L'Orsa.
Ha progettato numerosi parchi nazionali e riserve naturali in Italia e all'estero.
Dal marzo 1995 al 2005 ha ricoperto la carica di Presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo oggi chiamato Parco Nazionale del Lazio, Abruzzo e Molise e dal 1998 stato rieletto Presidente del WWF Italia.
Nel 2007, allo scadere del suo mandato come presidente del WWF Italia, Pratesi rimane nell'associazione come presidente onorario, Presidente del Comitato Scientifico WWF Oasi, direttore responsabile della rivista Panda.

Leggiamo...
“I torsoli e le bucce per i tuoi fiori”
Se risalgo nella memoria ai giorni della mia infanzia, il problema dei rifiuti, oggi così massiccio, non compare. In quell'epoca vivevo in campagna. E il concetto stesso di immondizia era del tutto assente.
Le cose funzionavano così.
Tutto quello che di organico restava dopo il pato veniva prontamente riciclato: le sostanze vegetali(bucce di patata e cocomero, torsoli, resti di verdure, baccelli di piselli e fave) finivano, misti a crusca e acqua calda, nel truogolo dei maiali.
Residui più nutrienti finivano nella zuppa dei cani: non esistevano allora i consumistici barattoli di cibo per animali domestici. Tutto il resto ancora edibile andava sulla concimaia per la gioia dei polli razzolanti(oggi li chiameremo ruspanti), i fondi di caffè erano utilizzati per fertilizzante (ottimo) sui fiori.. Insomma un riciclaggio antelitteram esaustivo e completo.

dall'Ecogalateo di Fulco Pratesi in “La nuova ecologia”.

Riflettiamo e concludiamo
Questo testo ci fa capire che è possibile riciclare i rifiuti organici e soprattutto che è possibile trasformarli in materiale fertilizzante o come integratore di concimi: il compost.

DISEGNI
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